“Ciao a tutti. Mi chiamo Rocco Bilancia e ho partecipato ad un programma annuale a Kingston, in Jamaica, nel 1999-2000. Parliamo di quasi 20 anni fa, quando il Centro Locale di Matera non era ancora realtà né progetto – e men che meno si poteva immaginare la bellezza di 6 centri locali per una regione piccola e remota come la Basilicata. Spesso ci si concentra sui resoconti personali, e sull’inevitabile impatto che un’esperienza del genere, come sapete e immaginate, produce sulle vite di chi parte e torna. Io credo che un altrettanto grande impatto la mia esperienza l’abbia avuto su chi mi circondava, in Italia ma anche nel paese che mi ha ospitato.
Mi sembra bello guardare perciò non a dove sono io ora, ma piuttosto a dov’è la comunità di cui sono stato parte, e se intravedo in essa i segni del mio passaggio.
Il merito di tutto questo certo va ad Intercultura, ai volontari e a tutti i ragazzi che hanno animato il Centro e i Centri per 20 anni, ed anche a quelli che ci sono stati per un po’ meno. A chi ha saputo vedere in Intercultura un’opportunità per modellare la propria visione del mondo su un progetto più ampio, internazionale ma basato sulla bellezza e la scoperta degli individui e delle culture. A chi ha accolto ragazzi e a chi vi si è avvicinato più timidamente, ma risultandone ugualmente arricchito. Io credo che questa sia la bellezza più grande di Intercultura: la capacità di moltiplicare le esperienze. E mi piace pensare di aver contribuito, scintilla tra le scintille, alla nascita tutto questo.
Fui uno dei primi ragazzi a “partire” da questa landa sperduta del mondo. Al mio ritorno, tre Centri Locali nella sola provincia di Matera erano già nati e in parte già cresciuti, e sono ancora qui, vivi e vivaci. Questo fu bello e lo è ancora, e molto.
Attualmente sono Chirurgo Toracico a Glasgow, e ho l’onore e il privilegio di rivestire un ruolo apicale in una delle maggiori unità di Chirurgia Toracica del Regno Unito. Io spero, nella mia vita attuale e futura, di saper sempre nutrire lo spirito di curiosità e rispetto per le differenti esperienze e i differenti talenti, che è ciò che più di ogni altra cosa Intercultura mi ha insegnato”.
Rocco Bilancia
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