Venti anni di rapporto tra le esperienze internazionali di Intercultura e il Liceo classico ” Emanuele Duni” di Matera, che sta ospitando due ragazze (una indonesiana e una canadese) per un anno scolastico. Due mondi distanti fisicamente, con usi e costumi diversi, ma uniti nello spirito ”interculturelesco” di conoscersi senza pregiudizi, studiare e trovarsi dalla stessa parte costruire ponti di cooperazione, ricerca per le future generazioni. E così ragazzi come il figlio del ”factotum” di Intercultura Matera Vincenzo Bilancia, ora affermato chirurgo toracico a Glasgow ( Scozia), ex allievo del liceo materano che partecipò alla prima esperienza di scambi di istruzione all’estero, sono l’esempio concreto di un progetto ormai consolidato. E che porta -come ci hanno detto il segretario generale di Intercultura Andrea Franzoi e quello della Fondazione , Roberto Rufino- gli studenti a fruire di opportunità di formazione nei Paesi ospitanti”. E così da cosa nasce cosa e l’orientamento professionale sul campo puo’ diventare opportunità occupazione. La Preside Patrizia Di Franco e la tutor dei progetti, prof Rosanna Russo con Intercultura, credono fortemente in un progetto che fa rete e che apre la scuola e, di conseguenza, famiglie e comunità locale a culture diverse ma che aiutano i ragazzi a crescere nell’ottica di essere ”cittadini del mondo”. E tra i cittadini del mondo non possiamo non citare Remo Terrone, una delle anime di Intercultura Matera, che si appassiona all’iniziativa – proprio come un giovane di Intercultura-quasi fosse il primo giorno di arrivo o di partenza di questo o quello studente o studentessa. La targa e l’attestato con ”menzione d’onore’ da incorniciare al Liceo e alla professoressa Russo lo confermano.
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